Elias Magnus Fries

I concetti tassonomici espressi da E.M.Fries, dopo la sua scomparsa , hanno generato una linea di micologi del Nord Europa   che ne hanno perpetuato la tradizione. Si possono ricordare : Lars Romell,  Seth Lundel in Svezia, Rostrup, F.Schumacher, W.Hornemann, J. Lange in Danimarca.; P.Karsten, in Finlandia.

Personaggi come Fries, Persoon, Bulliard, Batsch, Schaeffer, Holmskjold e molti altri sono attualmente ricordati in quanto i loro cognomi interi oppure abbreviati sono scritti  di seguito all’epiteto specifico dei funghi.

Noi li abbiamo citati in quanto, nel loro insieme, rappresentano l’inizio della micologia, dovuto  anche all’impiego del microscopio, man mano divenuto con il suo perfezionamento uno strumento adatto alle necessità dei ricercatori.

Nonostante Fries fosse poco incline all’uso del  microscopio, ritenendo gli “exiccata” mal conservati  di scarsa utilità,  noi siamo del parere che il micologo svedese, studioso di sistematica micologica e di micologia descrittiva, possa essere considerato il padre ed il massimo esponente della moderna micologia.

Elias Magnus Fries era nato a Femsjö il 15 Agosto 1794 nella regione dello Smaland. Figlio unico, fu il padre Thore, pastore della chiesa locale e appassionato agli studi di Storia naturale, che incoraggiò il figlio alla lettura di opere classiche e allo studio del latino; lingua abitualmente parlata in casa.

Anche se la vita, in quella località era tranquilla, i tempi, in altri luoghi, erano tumultuosi. In una breve guerra con la Russia nel 1809, la Svezia aveva perso la Finlandia. Quando Elias raggiunse la maggiore età, l'Europa fu stravolta dalle guerre napoleoniche. La Svezia, nel 1814, strappò la Norvegia ai danesi e Napoleone fu sconfitto nel 1815 a Waterloo.

Nel 1803 Fries iniziò a frequentare la sua prima scuola a Växjö. Al liceo cominciò a pubblicare i primi articoli di argomento botanico. Sono però i funghi, abbondanti in quella regione, che esercitarono in lui una vera passione. Si racconta che fu il ritrovamento di un Hydnum coralloides a spingere il giovane Fries verso gli studi micologici.

Dopo aver compiuto gli studi giovanili a Växjö si iscrisse all' Accademia di Lund nel 1811 e dopo avervi conseguito la laurea in scienze nel 1814 fu nominato docente di botanica.

Fu in quel periodo che Fries si recò a visitare Copenhagen ove ebbe modo di fare la conoscenza di Christian Fridrich Schumacher (1757-1830) (1) e Jens Wilken Hornemann (1770-1841) (2)

Di Schumacher il botanico svedese vide i disegni che questi aveva preparato per la Flora Danica. Hornemann che alcuni anni prima aveva rilevato la conduzione della Flora Danica, chiese a Fries di rivedere i nomi sulle illustrazioni dei funghi non ancora pubblicati, ma anche quelle già pubblicate. Numerose lettere tra Hornemann e Fries sono conservate nelle biblioteche di Copenaghen e Uppsala.

Nel 1847, Fries tornò a Copenaghen con suo figlio Thore, per partecipare ad un incontro di ricercatori della flora scandinava. In quella sede propose che anche le piante svedesi avrebbero dovuto essere incluse nella Flora Danica. La sua proposta fu accettata.

 Nel 1834, all’età di 40 anni, Fries si trasferì all’università di Uppsala ove inizialmente accettò la cattedra di Economia Pratica e in seguito nel 1852 quella di Botanica. Anni prima, la stessa cattedra era stata occupata da Carl Linné, il cui notevole prestigio derivava principalmente dalla introduzione della nomenclatura binomiale.

Numerosi furono gli incarichi che ebbe. Dal 1847 fu membro dell'Accademia Svedese, dal 1849 membro onorario straniero dell’American Academy of Arts and Sciences. Nel 1854 fu nominato rettore dell’università di Upssala. Nel 1859, continuò a dirigere il Giardino botanico ed il Museo di botanica fino al 1863. Nel 1875 divenne membro della Royal Society.

Elias e sua moglie, Christina Wieslander (1808-1862), ebbero nove figli. Il loro primogenito, Thore Magnus Fries (1832-1913) e il sesto, Oscar Robert Fries (1840-1908), si interessarono alla micologia. Il primo dal 1877 al 1899 fu professore di Botanica all’università di Uppsala.

Oltre all'autorevolezza scientifica ricevuta dai suoi educatori, Fries fu notevolmente influenzato dal pensiero spirituale dominante del periodo: il Romanticismo

Nonostante la sua salute malferma, Fries continuò a scrivere e pubblicare ampi contributi micologici. Molte, ed importanti le opere scritte dal micologo svedese. Negli anni dal suo arrivo ad Uppsala, fino alla sua morte, avvenuta nel 1878, furono pubblicate non meno di nove opere principali. Dal 1814 al 1876, pubblicò ben 34 lavori.

Di questi si citano :

“Observationes Mycologicae” – Copenhagen 1815 - 1818.

In due volumi. Il primo volume ”Pars Prima” consisteva di 230 pagine e 4 incisioni colorate su rame. Il secondo consisteva di 376 pagine e altre 4 incisioni fu pubblicato sempre a Copenhagen nel 1818.

“Systema Mycologicum”  - Greifsvald  1821 – 1832.

In tre volumi, in cui sono descritte, con brevi diagnosi, tutte le specie fino ad allora conosciute. Nel primo volume l’autore divide i funghi in quattro Classi : “Coniomycetes”  “Hyphomycetes”  “Gasteromycetes”  “Hymenomycetes” . Ogni Classe a sua volta  suddivisa in quattro ordini, ogni ordine in quattro tribù e il numero di specie in ciascuna tribù spesso un multiplo di quattro Tribus: 

I Amanita 12 spp.,

II Lepiota 12 spp.,

III Armillaria 12 spp.,

IV Limacium 12 spp.

La classe degli Hymenomycetes ,per esempio, è divisa in sei ordini. Il primo, quello dei Pileati, include i generi : Agaricus, Cantharellus, ecc.

Per avere una idea dell’importanza che ebbe il lavoro di Fries, il “Systema” del 1821 fu adottato quale punto di riferimento per la nomenclatura dei funghi al “Congresso Internazionale di Botanica” tenuto a Bruxelles nel 1910. 

"Elenchus Fungorum, sistens commentarium in Systema mycologicum." - Greifswald 1828.

Il primo volume dell'opera, Volumen I, consisteva in 238 pagine. Il secondo volume, Volumen II, includeva 154 pagine. Nel 1830 fu pubblicato nuovamente il libro, con il titolo cambiato in Systema mycologicum supplementum. La maggior parte del lavoro rimase invariata. Ai sensi dell'articolo 13 del Codice internazionale di nomenclatura botanica, il lavoro fu considerato parte del Systema mycologicum. Quindi, i nomi dei funghi, usati per la prima volta nell'Indice, ebbero la priorità su tutti i nomi pubblicati prima del 1828.

“Lichenographia  Europaea Reformata” – Lund 1831.

In passato, insieme a  Christian Stenhammar (1783-1866) (3) raccolse e distribuì dal 1824 al 1828 i fascicoli di  Lichenes Sueciae Exiccati.

Nel 1841, Edward Tuckerman (1817-1886) (4), il noto lichenologo  statunitense che aveva studiato all'Università di Harvard, visitò Fries a Uppsala. Trent'anni dopo, Fries, ricordava i giorni in cui l'entusiasta giovane americano era a Uppsala e raccontava come, camminando insieme su un  iale vicino all'università Tuckerman scoprì una specie di lichene che, non aveva mai visto prima.  

"Epicrisis Systematis" - Uppsala 1836 – 1838.

 Lavoro di aggiornamento critico in cui vengono descritte ben 2.559 specie

"Monographia Hymenomycetum Sueciae" - Uppsala 1857.

Questa è la prima edizione di Fries sugli imenomiceti svedesi. Alcune parti erano state pubblicate prima in 22 dissertazioni tra il 1851 e il 1854. Nella prefazione è contenuta una breve autobiografia di Fries intitolata "Historiola studii mei mycologici".

“Sveriges Atliga och Giftiga Svampar”- Stoccolma 1860-1866.  

Tavole a colori di 93 funghi eseguite da E.Petterson e H. von Post.

"Icones selectae Hymenomycetum" - Holmiae 1867-1884.

In questo lavoro sono riportate  200 tavole a colori di specie rare. Le stesse non  furono disegnate da Fries ma eseguite sotto le sue indicazioni; esse furono opera di diversi pittori. Tra questi si ricordano : P.Akerlund, O.Gottmann, A.G. Hafstrom, E. Petterson, H. von Post.

Fries controllò sempre personalmente le tavole ,eseguite da diversi disegnatori. Molte di queste furono pubblicate su ”Sveriges atliga och giftiga svampar” (Funghi eduli e velenosi della Svezia) - Stockolm 1860-1868 – e nei due volumi delle “Icones selectae”. Gli acquerelli originali attualmente sono conservati nel “Museo Svedese di Storia Naturale.

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"Hymenomycetes Europaei" - Uppsala 1874.

 Notevole in questo lavoro è stato il suo apporto in campo sistematico. L’opera rappresenta l’ultima sua fatica che riassume tutti i lavori anteriori e in cui l’autore ha riunito le diagnosi di tutte le specie europee conosciute in quell’epoca. In essa, il micologo svedese, distribuisce gli “Imenomiceti” in venti generi. Tra questi il genere Agaricus, a sua volta ripartito in 35 subgeneri.

Pur avendo sposato l’impostazione linneana sul genere “Agaricus”, intravedendo l’importanza di un'ulteriore suddivisione intergenerica, separò i vari gruppi in base al colore delle spore raccolte in massa. Criterio questo che all’epoca, non rappresentava una novità (già utilizzato da Albertini e Schweinitz nel 1805) ma che ancor oggi ha una sua valenza.

Colui che collaborò con Fries in misura maggiore fu Matts Adolf Lindblad (1821-1788) (5) che illustrando i funghi con i suoi disegni ne tramandò l’opera.

NOTE

(1)

Schumacher: botanico e chirurgo tedesco nato a Gluckstadt nello Holstein. Dopo essersi laureato a Rendsburg, dal 1773 lavorò come chirurgo militare. Nel 1777 si trasferì all’università di Copenhagen per completare la sua formazione. Libero docente di anatomia nella  Scuola di Medicina, in seguito sarà nominato docente di  chimica, mineralogia e storia naturale. Dal 1795 al 1813 esercitò anche la professione di chirurgo, nel maggiore ospedale di Copenaghen.  Studioso della flora locale e ottimo disegnatore, eseguì diverse tavole della "Flora Danica". Quest’opera, ha avuto inizio, nel 1761, Essa fu finanziata con regio decreto, promulgato in un periodo in cui regnava Federico V. Il lavoro, quasi esclusivamente iconografico, fu iniziato dall'università di Copenaghen. In esso sono presenti anche l’illustrazione di un gran numero di funghi. Alla stesura delle “Icones plantarum” presero parte i migliori botanici danesi. Si tratta di 17 volumi e tre supplementi (ogni volume comprende tre fascicoli contenenti ciascuno 60 tavole) che nelle intenzioni degli autori dovevano rappresentare tutte le fanerogame e le crittogame della flora danese e norvegese non di quella svedese. Nel 1761 uscì il primo volume e nel 1883 fu pubblicato il XVII. Anche se gli autori non erano degli esperti micologi in molte tavole furono disegnati funghi. Queste furono maggiormente concentrate in un periodo che va dal 1787 al 1840 e raggiunsero il considerevole numero di 760 specie. Alcune di queste furono riprodotte ad acquerello da Schumacher. Le tavole, corredate da brevi cenni descrittivi, sono presentate senza alcun ordine classificatorio; in esse è presente per la prima volta il disegno della Armillariella mellea. Al lavoro in questione parteciparono i migliori botanici danesi, quasi tutti docenti all'università di Copenaghen; tra questi si ricordano: Müller, Vahl, Hornemann.

(2)

Hornemann: medico e botanico danese nato a Marstal, piccolo paese  situato nella contea della Fionia nei pressi di Odense. Laureatosi in medicina all’università di Copenhagen, dal 1808 fu titolare della cattedra di Botanica e dal 1817 fu nominato direttore dell’Orto botanico. Membro dell’Accademia reale delle Scienze svedese e della Accademia Leopoldina, dal 1806 al 1840 aveva continuato la pubblicazione della Flora Danica aggiungendovi 6 volumi. Nel 1818 Fries gli dedicò  la Stropharia hornemannii.

(3)

Stenhammar: naturalista svedese nato a Vastra nelle vicinanze di Linkoping, città nella quale frequentò il liceo. Iscrittosi all’università di Uppsala si laureò in scienze nel 1809. L’anno successivo fu nominato professore di fisica. Dal 1844 conseguì la laurea in Teologia e dal 1847 risulta membro della Reale Accademia Svedese delle Scienze. 

(4)

Tuckerman : Proveniente da una famiglia benestante di Boston, città nella quale il padre esercitava la professione di commerciante e di armatore. Studiò alla Boston Latin School, all'Union College a Schenectady e in seguito alla Harvard University. Nel 1841 compì un viaggio in Europa e, presentato da Greville, si recò in Svezia per conoscere E. M. Fries e studiare l'erbario dei licheni conservato presso l'università di Uppsala. In un altro viaggio in Europa, effettuato nel 1847, ebbe modo di conoscere Montagne. Coltivò contatti botaniche, in particolare nel New England, le cui aree alpine sono ricche di una flora lichenica molto particolare. Autore della "Synopsis of the North American Lichens" - Boston 1882 - può, a giusto titolo, essere considerato il pioniere della lichenologia americana. Ammontano a più di 350 le specie nuove, ancora oggi valide, da lui descritte.

(5)

Lindblad: Botanico e micologo svedese nato a Vallby nel Sodermaland. Studiò all’università di Uppsala ove, nel 1853, si laureò discutendo la tesi "Synopsis fungorum hydnaceorum in Suecia nascentium ” ; relatore fu E.M.Fries di cui Lindblad fu uno dei miglior allievi. Dal 1855 al 1873 fu lettore di botanica nella medesima università ove aveva conseguito la laurea. Trasferitosi a Stoccolma, nel 1879 dette vita alla prima associazione micologica svedese. Ottimo disegnatore collaborò con il pittore Petter Akerlund alla stesura delle “Icones selectae Hymenomycetum” di Fries. Tutte le sue note e i suoi disegni attualmente sono depositati presso il “Museo di Storia Naturale di Svezia”. Nel 1901 Romell e Sandeberg li riunirono nella pubblicazione “Dr. Lindblads Svampbok”. Autore della "Monographia Lactariorum Sueciae" - Uppsala 1865 –. Petter Akerlund (1835-1871). Pittore svedese, nato nelle vicinanze di Uppsala che studiò presso l’Accademia di belle Arti di Stoccolma. Noto come disegnatore di opere scientifiche. Sue sono le illustrazioni di “Sveriges atliga och giftiga svampar” di Fries.

Andrea Brunori - Paolo Avetrani