Gymnopilus penetrans (Fries) Murrill 1912

 

Sinonimi:

Agaricus penetrans Fries 1815

Flammula penetrans (Fries) Quélet 1886

Flammula croceolamellata Pilát 1938

Questo fungo fu descritto nel 1815 da Fries, che lo chiamò Agaricus penetrans. Nel 1912 il micologo americano Murrill trasferì questa specie nel genere Gymnopilus. Questa denominazione è ancora oggi universalmente accettata.

Pileo: 3-6 cm, inizialmente emisferico in seguito piano convesso, umbone non evidente. Margine leggermente ondulato negli esemplari adulti, di colore giallastro. Presenti alla superficie macchie di colore ruggine.

Imenio: lamelle adnate, fitte, bianco giallastre con chiazze rugginose più o meno estese

Stipite: 3-7 × 0,5-1 cm, cilindrico, bianco giallastro, che tende ad allargarsi alla base. Essa è ricoperta da una lanugine bianca cotonosa e con lo sviluppo, tale colorazione, tende ad estendersi anche alla parte superiore. 

Carne: di colore bianco giallastra molto esigua e di sapore amaro e odore di erba. Non commestibile per la sua sospetta tossicità psillocibinica.

Basidi: tetrasporici

Spore: polvere sporale di color ocra con spore amigdaliformi verrucose 7-8 × 4-5 micron.

Cistidi: presenti cheilocistidi capitulati 25-35 × 8-10 micron.

Habitat: in boschi di conifere, su residui legnosi e aghi di Pinus spp.

 

Spore

Cheilocistidi

Andrea Brunori - Paolo Avetrani