Paxillus involutus (Batsch) Fries 1838

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Questo è un fungo considerato pericoloso per la sua tossicità da accumulo e alcuni testi di micologia considerano e descrivono questa specie come mortale. Sono infatti documentati casi nell'uomo di "sindrome Paxillica" con effetti imprevedibili a lungo termine, specialmente se consumato crudo o cotto. P. involutus infatti contiene un composto tossico chiamato Involutina che agisce dopo circa 12 ore. Non si tratta di un vero e proprio avvelenamento ma di una sindrome che da origine a una reazione immunitaria che può risultare pericolosa per le persone predisposte. Il fattore scatenante è un antigene che provoca la formazione di anticorpi, che sensibilizzano i globuli rossi, dopo il primo consumo del fungo. Quando quest'ultimo viene ingerito di nuovo, e soprattutto a distanza ravvicinata dal primo pasto, si può scatenare immediatamente una reazione immunoemolitica che in alcuni casi, se non curata, può risultare letale. Purtroppo ne fu vittima un grande micologo tedesco del passato, Julius Schäffer (1882-1944). Da micologo studioso naturalmente mangiava raramente funghi, ma durante la Seconda guerra mondiale, per carestia e fame egli consumò elevati e ripetuti quantitativi di P. involutus che lo avvelenarono mortalmente.

Sinonimi:

Agaricus contiguus Bull., 1785

Agaricus involutus Batsch 1786

Omphalia involuta (Batsch) Gray 1821

Rhymovis involuta (Batsch) Rabenh. 1844

Pileo: da convesso a spianato, leggermente imbutiforme di circa 5-12 cm di diametro, con margine involuto; vischioso con l'umidità, si macchia facilmente al tatto; colore olivastro od ocraceo, bruno chiaro (nocciola).

Imenio: lamelle fitte, decorrenti di color ocra chiaro, poi brunastre al tocco, facilmente asportabili dal cappello.

Stipite: cilindrico che si assottiglia alla base, concolore. Diventa color bruno-rossiccio al tocco 

Carne: molle, di colore giallastra che vira al tocco o all'aria di color bruno-rossiccio. Odore leggermente fruttato e sapore acidulo amaro.

Spore: polvere sporale di colore ocra. Spore ellittiche, biguttulate di 6-10 x 5-7 µm.

Habitat: cresce in boschi di latifoglie e conifere, nelle radure erbose in estate autunno

 

Andrea Brunori - Paolo Avetrani