Tricholoma orirubens Quélét 1872

Sinonimi:

Agaricus guttatus Schaeffer 1774

Tricholoma guttatum (Schaeffer) P. Kummer 1871

Gyrophila orirubens (Quélét) Quélét 1886

Tricholoma horribile Rea, 1904

Pileo:, inizialmente emisferico poi a maturità spianato, dal diametro 5-9 cm. Con cuticola ci colore grigio-brunastra ricoperta da squamette grigio-nerastre più fitte al centro che si schiariscono a maturità. Margine leggermente involuto.

Imenio: Lamelle spaziate, uncinate, con presenza di lamellule, inizialmente bianco-grigiastre, successivamente rosate o rossastre.

Stipite: cilindrico, pieno, di color biancastro, rivestito da squamette grigiastre che sfumano in una tonalità verde azzurro alla base.  

Carne: compatta che al taglio dopo qualche minuto arrossa all’aria. alla base del gambo può presentare un viraggio verde azzurro. Odore farinaceo rancido, sapore dolciastro. Fungo considerato commestibile.

Basidi: tetrasporici clavati.

Spore: polvere sporale biancastra, con spore guttulate di forma ellittica che presentano un poro germinativo, 5,5-6.5 x 4.5-5  micron.

Habitat: è una specie autunnale non comune che può trovarsi in piccoli gruppi su terreni calcarei di boschi di latifoglie collinari submontani (quercete miste-faggete).

Note: è un fungo molto simile a Tricholoma atrosquamosum e Tricholoma squarrulosum. queste due specie differiscono per l'odore marcato di farina pepata e per la marcata presenza di squame sia sul cappello che sul gambo. Vi è una somiglianza anche con il carpoforo di Tricholoma basirubens, ma quest'ultimo presenta una colorazione rosata maggiore alla base del gambo e non ha lamelle arrossanti.

 

Andrea Brunori - Paolo Avetrani