Arthur Henry Reginald Buller (1874-1944)

Nato a Birmingham, compì tutti gli studi nella sua città, prima al "Mason College" e poi all'università.
Dopo un soggiorno a Monaco di Baviera, per specializzarsi in botanica, sotto la guida di Hartig, e a Napoli per studiare presso la Stazione di Biologia Marina, dal 1901 al 1904 insegnò botanica presso l'università di Birmingham.
Nel 1904, nominato professore alla cattedra di botanica della Manitoba University, vi rimase fino al 1936.
Buller è l'autore di "Researches on Fungi" pubblicato in sei volumi dal 1909 al 1934. Da tale paziente lavoro emergono elaborazioni ingegnose e risultati illuminanti.
Tra i principali argomenti, si ricordano gli studi sui processi riproduttivi, sulle anastomosi e sui meccanismi di liberazione e dispersione delle spore.
Buller era riuscito a realizzare un ingegnoso apparecchio per ascoltare il rumore prodotto dalle spore quando uscivano dall'asco. Le cronache annotano come tale scoperta fosse oggetto di comunicazione, con toni divertenti in un convegno annuale della M.S.A. a Toronto. In quell'epoca gli statunitensi dovevano rispettare la legge Volstead sul proibizionismo. Quando Buller descrisse tutta la magnificenza del suono prodotto dalla "fuoriuscita" della spora, elettrizzò i suoi ascoltatori, dicendo che tale suono somigliava molto a quello di un turacciolo mentre esce da una bottiglia di champagne, "però" aggiunse ironicamente "voi americani non potete capirlo".
Buller pur vivendo negli USA non rinunciò mai alla sua nazionalità e poiché amava molto viaggiare, tornava sovente a Birmingham tant'é che nel periodo vissuto in America, compì ben sessantacinque viaggi oltre oceano.
Iscritto alla Botanical Society of America ne assunse la presidenza nel 1928; l'anno successivo fu nominato membro della Royal Society di Londra e presidente della Royal Society del Canada
 Buller era un personaggio famoso per la sua eccentricità e per il grande humour; appassionato di musica, buon esecutore al pianoforte ed ottimo giocatore di biliardo.
Rimase celibe impenitente.
Citava Milton e Shakespeare con competenza e scriveva delle divertenti filastrocche.
Per tutta la vita si servì sempre dallo stesso sarto, vestendo sempre lo stesso tipo d’abito; pantaloni a righe e giacca nera modello antecedente la prima guerra mondiale.
All'interno della giacca faceva cucire una banconota da cinque sterline da usare in caso d’emergenza.

Nicola Pibol