Physarum psittacinum Ditmar 1817
Physarum psittacinum appartiene alla classe dei mixomiceti (Myxomycetes), ordine Physarales ed alla famiglia Physaraceae. E' stata descritta per la prima volta nel 1817 da Ditmar (in Sturm, Deutschl. Fl., 3 Abt. (Pilze Deutschl.) 1(4): 125). La famiglia delle Pysaraceae presenta mixocarpi ramificati (plasmodi e sporocarpi) che hanno un capillizio al loro interno ramificato con presenza di granuli calcarei amorfi.
Sinonimi
Lignydium psittacinum Ditmar 1898
Mixocarpo: formato da un plasmodio inizialmente ramificato e da sporocarpi sessili alti da 0,5 ad 1 mm, di forma ovale e gregari. Sporocisti di circa 0,5-0,8 mm, hanno colore arancione inizialmente e poi blu nerastri.
Peridio: singolo membranoso, assume un colore blu viola metallico alla maturità, con tonalità derivate dalle colorazioni dei cristalli.
Peduncolo: color arancio rosso, allargato alla base di circa 0,6 mm.
Plasmodio: giallo-arancio ramificato a forma di rete.
Capillizio: ramificato ed interconnesso da noduli calcarei di color arancio.
Spore: polvere sporale di colore ocra con spore subglobose, verrucose di diametro 7,5-10 µm.
Habitat: specie cosmopolita saprofita su corteccia, foglie e su legno marcescente di latifoglia.
Bibliografia
POULAIN, M., MEYER, M. & BOZONNET, J., 2011. Les Myxomycètes.
Dino Cannavicci - Loredana Battisti - Paolo Avetrani